La casa in legno sostenibile Cocoon House di Nea Studio

2022-09-10 04:48:58 By : Ms. Selena Jiang

Nea Studio firma Cocoon House, una casa bellissima negli Hamptons ma soprattutto un'abitazione sperimentale nata da una tesi di laurea

Introversa o aperta? Solida o eterea? Cocoon House, progetto firmato da Nina Edwards Anker – Nea Studio a Long Island, è un po’ tutt’e due. Con una struttura a forma di L che si adagia sul verde vibrante di un giardino alberato, la casa-bozzolo esibisce una doppia anima: lungo i lati nord ed ovest si incunea per avvolgere gli abitanti e tenerli al riparo da sguardi indiscreti. Al contrario, nella parte interna che affaccia sul giardino, l’abbraccio si allenta fino a smaterializzarsi, lasciando che a parlare siano vetro, acqua e colori.

Alle origini del progetto, messo a punto da Nina come casa estiva per se stessa e la sua famiglia, la sua ricerca di tesi sulla progettazione solare discussa alla Scuola di architettura e design di Oslo.

Nea Studio costruisce lo spazio con una sensibilità emozionale che va di pari passo a un’accorta selezione di materiali e tecnologie. Un rivestimento in scandole di cedro ricopre le pareti curve che sigillano i lati chiusi della casa, strizzando l’occhio alle architetture storiche che caratterizzano questo angolo quieto ed elegante di New York.

Il legno non è solo un ricamo estetico, ma anche un ottimo strumento per garantire isolamento termico alla casa. Se a questo si aggiungono i pannelli fotovoltaici sul tetto e le soluzioni ecofriendly “passive” come le porte scorrevoli che agevolano la ventilazione naturale e i vetri che assorbono calore, si capisce perché il progetto abbia ottenuto la certificazione LEED.

Laddove il bozzolo si ritrae, la casa si concede un lirismo suggestivo, che passa attraverso la luce e il colore. Lungo il sottile corridoio che unisce le due estremità della casa, rispettivamente adibite a zona giorno e zona notte, una fila di lucernari lascia entrare il cielo, che cambia colore in base alle sfumature del vetro.

Si va dal giallo vitaminico (che catalizza l’energia degli ambienti conviviali), al rosso vermiglio (sinonimo di intimità e calore in cui si immerge la camera da letto), al blu distensivo e rilassante, seguendo la teoria dei colori di Goethe, già sperimentata nell'ottocento da J.M. William Turner per dipingere il gioco della luce naturale sull’acqua.

E proprio una lingua d’acqua non a caso fa da corollario all’opera. Nel giardino infatti è ritagliata una semplice vasca che segue la linea della facciata interna e si fa specchio, intrappolando e riverberando la luce in un caleidoscopio di poetici riflessi e geometrie astratte. Cocoon house cambia pelle nelle diverse ore del giorno, e perché nulla interferisca con questa danza cromatica sceglie arredi minimali, pareti candide e ambienti rarefatti. Protettiva solo quando serve, la casa è un microcosmo morbido e mutevole, che si tiene ben stretto il suo arcobaleno.