Inaugurato l'innovativo laboratorio Steam all'Anna Frank di Meda - Prima Monza

2022-09-17 04:05:21 By : Ms. Jane Xu

Si basa su una nuova modalità di apprendimento, attraverso l'integrazione di più discipline in spazi innovativi dove i ragazzi possono concretizzare le loro idee.

Una nuova modalità di apprendimento, attraverso l'integrazione di più discipline, in spazi innovativi dove i ragazzi possono sviluppare idee confrontandosi tra loro e poi concretizzarle realizzando oggetti. Tutto questo è l'innovativo laboratorio Steam (acronimo di Science Technology Engineering Art Mathematics) inaugurato giovedì 15 luglio 2021 alla scuola secondaria di primo grado Anna Frank di Meda.

Un vero e proprio fiore all'occhiello dell'Istituto Diaz, che riempie di orgoglio la dirigente scolastica Tiziana Trois. "Ringrazio il collaboratore vicario Stefano Aliprandi, le professoresse Laura Brignetti e Valentina Mangoni che hanno elaborato questo progetto, rispondendo a un avviso pubblico relativo al piano nazionale per l'innovazione digitale e per la realizzazione di ambienti di apprendimento che integrano didattica e tecnologia - ha esordito la preside - Abbiamo ottenuto un finanziamento, ma è stato fondamentale anche il contributo del Comitato genitori, che ha co-finanziato". Un laboratorio che permette di pensare in modo interdisciplinare, integrando varie materie (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica) "che si incontrano per creare. Dopo aver sviluppato le idee con carta e penna e interagendo tra loro, gli studenti passano a realizzare concretamente quanto elaborato dalle loro menti, attraverso la prototipazione", ha aggiunto la preside, per poi concludere con un riferimento al cartone animato Ufo Robot Goldrake e a una frase del grande informatico Steve Jobs, "Stay hungry, stay foolish", ovvero "Siate affamati, siate folli": "In questi spazi i nostri ragazzi si cibano di cibernetica, come Ufo Robot, per essere sempre affamati, come voleva Steve Jobs".

La parola è quindi passata ad Aliprandi, che è entrato nel merito del laboratorio, spiegando che al suo interno gli studenti possono cimentarsi, oltre che con carta e penna, con strumentazioni all'avanguardia, come un microscopio ottico trinoculare, una stampante e uno scanner 3D, uno schermo interattivo e vari software. E anche l'arredamento, con tavoli esagonali in circle time, "rispecchia l'idea di un ambiente di ricerca, sperimentazione, progettazione e creazione adatto al confronto e inclusivo", ha sottolineato Aliprandi, precisando che "questo laboratorio supera lo stereotipo secondo cui le donne sono escluse da queste discipline e dal mondo scientifico. Qui tutti gli studenti possono esprimersi liberamente, e non solo quelli che hanno ottime competenze scientifiche, tecnologiche e matematiche, ma anche quelli con problemi di apprendimento e con alcune difficoltà". Il laboratorio è suddiviso in tre spazi, uno tecnologico, uno di cooperative learning e uno di post-produzione e digitalizzazione.

"Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco" è la frase che riassume l'approccio didattico del laboratorio Steam, improntato sul learning by doing, l'imparare facendo. "E' un progetto nato con l'obiettivo di concretizzare le idee e sperimentare attivamente, nella consapevolezza che sbagliando si impara e che si può apprendere anche dal compagno di classe", ha ribadito la professoressa Brignetti, evidenziando che le abilità acquisite "possono essere messe a frutto dai ragazzi nel mondo del lavoro". Un grande progetto che però non è concluso: "Il laboratorio è in divenire e contiamo con il tempo di arricchirlo ulteriormente". Al termine dell'illustrazione del progetto, anche attraverso la proiezione di un video, docenti e genitori hanno potuto visitare questo spazio all'avanguardia, vedere le apparecchiature e scoprirne il funzionamento.