Il parco sotto il Ponte di Genova di Stefano Boeri Architetti

2022-08-13 06:54:23 By : Mr. John Hong

“Un Cerchio di acciaio, Rosso. Un anello che abbraccia – passando sotto il nuovo Ponte – un territorio di ferro, acqua, cemento e asfalto.”

Sarà lo studio Stefano Boeri Architetti a realizzare il parco sotto il Ponte di Genova. Da quel fatidico 14 agosto 2018 in cui crollò parte del Ponte Morandi, la città non ha ancora trovato la sua pace. Il progetto della ricostruzione del ponte, donata dall’archistar genovese Renzo Piano, procede spedita e mancava giusto il risultato del concorso per la realizzazione del parco sottostante.

Collaborano con il team di Stefano Boeri anche gli studi Metrogramma Milano e Inside Outside. Denominato “Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso”, il progetto urbano si è rivelato vincente in quanto tangibile la volontà di capovolgere completamente l’immagine negativa attuale della valle del Polcevera in un luogo innovativo e sostenibile, un vero e proprio rilancio per la città di Genova.

Il Cerchio Rosso, vero filo conduttore dell’intero progetto, è allo stesso tempo passerella, piazza sopraelevata, rampa di accesso e uscita, corridoio tra gli edifici oppure percorso ipogeo e connette tra di loro tutti i diversi territori. Attorno ad esso si sviluppano diversi parchi con ecologie proprie, infrastrutture per una mobilità sostenibile ed edifici intelligenti per la ricerca e la produzione.

“Un Cerchio di acciaio, Rosso. Un anello che abbraccia – passando sotto il nuovo Ponte – un territorio di ferro, acqua, cemento e asfalto. Il Cerchio Rosso di acciaio, memoria di una potente tradizione di altoforni, gru, carroponti, corre attorno ai luoghi più vicini alla tragedia del 14 agosto 2018. Li abbraccia senza separarli dal loro contesto, ma anzi legandoli tra loro, […] salda le parti separate con un percorso ciclo/pedonale e distribuisce l’energia rinnovabile prodotta dai collettori solari – termici e fotovoltaici – presenti sui tetti degli edifici, dalla Torre del Vento e dalle pavimentazioni piezometriche (che contribuiscono simbolicamente al bilancio energetico) convertendo in energia i flussi che percorrono il nuovo Ponte e il Cerchio. Energia e movimento che confluiscono nella Torre del Vento”. È questo il Manifesto delineato da Stefano Boeri che sintetizza quelli che sono i punti cardine del progetto.

“Ricostruire dal punto di vista architettonico e urbano ma soprattutto dal punto di vista sociale. Per questo la rinascita richiedeva un progetto che innanzitutto fosse un inno alla vita” continua Andrea Boschetti, founding partner dello studio milanese Metrogramma. Anche per questo motivo il Cerchio Rosso è parte di un piano di mobilità sostenibile che include al suo interno percorsi ciclo pedonali, corsie di smart mobility, shared surfaces e zone di parcheggio intelligenti. Un’opportunità resa possibile con la collaborazione della società MIC, Mobility in Chain, al fine di garantire uno spazio pubblico tecnologico e a misura d’uomo.

In tutto, l’anello ha una lunghezza totale di 1570 metri, un’ampiezza di 6 e un raggio di 250. Il suo ruolo non è solamente quello di fare da connessione per i diversi spazi circostanti, tra cui il quartiere in corrispondenza della nuova Stazione e la Torre del Vento dell’altezza di 120 metri che fa da “puntale” al percorso. Il Cerchio Rosso fungerà anche da distributore di energia rinnovabile grazie alle turbine eoliche poste proprio all’interno della Torre del Vento. Un nuovo network energetico messo a punto con il contributo dello studio tedesco Transsolar.

Ulteriore aspetto curato da Inside Outside, guidato da Petra Blaisse, e costruito con l’apporto dell’agronoma e paesaggista Laura Gatti e del geologo Secondo Antonio Accotto, è il sistema di parchi che raccolgono una varietà di piante tipiche del bacino Mediterraneo. “Il progetto di paesaggio presenta una struttura a fasce parallele che ordinano l’intero sito dando forma a un parco botanico dove ogni strip, la cui ampiezza varia da 7 a 20 metri ed è segnata da un percorso ad essa allineato, rappresenta una tipologia differente di giardino, incrementando così il grado di biodiversità di tutta l’area. E di esperienze per i cittadini attraverso le tipologie stesse e le attrezzature (si potrà fare sport, giocare, raccogliere fiori e frutti, usufruire di aree dedicate agli animali, e altre agli aspetti ludici, educativi e di socializzazione).” racconta Petra Blaisse.

All’interno del Parco del Polcevera verrà realizzata l’installazione di 43 alberi, concepita dall’artista Luca Vitone, chiamata “Genova nel bosco”. “Ogni albero sarà dedicato a un personaggio ligure di ogni epoca dell’ambito culturale, da Montale a Pivano, da Germi a Villaggio, da Strozzi a Scanavino, da Alberti al Coppedé. Personalità nate nella regione o che nella regione hanno trovato linfa per la propria crescita, figure che con la propria immaginazione hanno contribuito a esportare nel mondo l’immagine di Genova e della Liguria.” spiega l’artista.

Il progetto “Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso” sarà costruito attraverso un processo partecipativo aperto con il coinvolgimento attivo dell’amministrazione, degli abitanti e degli altri stakeholder locali.