I tetti verdi sono sostenibili?

2022-05-13 03:56:16 By : Ms. Annie Cheng

Oggi 12 maggio 2022 - Aggiornato alle 20:00

Un edificio col tetto verde- Credit: iStock

Sì, le città sono più green con questa soluzione.

Sempre più spesso, anche in Italia, si sente parlare di tetti verdi (o tetti giardino). Cosa sono? In che modo possono contribuire ad una maggiore sostenibilità in ambito urbano?

Il verde pensile consiste nella realizzazione di superficie a verde verticale e/o orizzontale sopra gli edifici. La diffusione dei tetti verdi è aumentata in relazione al crescente interesse per la bioedilizia. Un tetto verde è composto da più strati, ciascuno con una propria funzione tecnica.

Partendo dal basso, è presente la struttura di copertura, il solaio portante sul quale si installano gli elementi successivi. Sul solaio è poi fondamentale eseguire uno strato di pendenza, necessario per evitare il ristagno dell’acqua, con un’inclinazione minima dello 0,5%, anche se è preferibile - se possibile - raggiungere almeno l’1,5%, senza superare il 5%.

Successivamente, bisogna installare una barriera al vapore per evitare la condensa interstiziale, l’isolamento termico (non obbligatorio), uno strato di tenuta all’acqua (membrana impermeabilizzante) e uno strato di protezione meccanica, detto anche “barriera anti radice”, con la funzione di proteggere i livelli inferiori. 

Quando si parla di tetto giardino, l’obiettivo della progettazione è puntare a ottimizzare la sopravvivenza delle piante e massimizzare la biodiversità. Infatti, bisogna tener conto che il “green roof” è comunque un’installazione artificiale, che può esporre le piante a condizioni ambientali anche sfavorevoli, con il rischio di deperimento della vegetazione.

Il tetto verde, poi, può essere di tipo estensivo o intensivo. La distinzione dipende dalla profondità del substrato per la crescita delle piante: il primo si caratterizza per un basso spessore dello strato colturale, per il minor costo e la manutenzione molto contenuta.

Il tetto verde intensivo, più costoso, è invece strutturato come un giardino di alto livello, in cui è possibile installare persino degli alberi.

Nei tetti verdi estensivi, l’inverdimento si applica anche su superfici di grandi dimensioni (garage, capannoni). In questo caso lo spessore di substrato del terreno va dagli 8 ai 12 cm ed è riservato a tipologie di erbe e piante di piccole dimensioni.

È necessaria poca manutenzione, in genere 1-2 interventi all’anno. Il tetto verde estensivo, purtroppo, non è calpestabile se non in fase di sistemazione delle piante e di manutenzione. Nelle coperture di tipo intensivo lo strato colturale può andare da 25 centimetri a un metro.

Gli interventi di manutenzione necessari salgono a 4-5 all’anno e il peso della copertura è decisamente superiore a quello di un tetto verde estensivo. 

I green roof non servono solo a rendere i tetti esteticamente più gradevoli, ma contribuiscono concretamente ad incrementare la sostenibilità in ambito urbano. Come? Innanzitutto, un tetto verde è in grado di trattenere l'acqua piovana, grazie al processo di naturale assorbimento da parte delle piante e alla ritenzione idrica di substrato e strato drenante.

Il flusso dell'acqua piovana verso l'impianto di fognatura risulta dunque ritardato e l'acqua più pulita. Una parte dell'acqua viene inoltre dispersa dalle piante per evaporazione. Questi meccanismi aiutano a stabilizzare il livello delle acque, a ridurre l'impatto delle precipitazioni più intense sull'impianto di fognatura e a ridurre il rischio di allagamenti.

Inoltre, le piante dei tetti verdi filtrano le particelle sottili presenti nell'aria, trasformano l'anidride carbonica in ossigeno e quindi contribuiscono a purificare l’aria.

I benefici di un tetto verde, in termini di sostenibilità, non finiscono qui. Un tetto verde, infatti, riduce la temperatura del tetto. Su una superficie più fresca, gli impianti fotovoltaici possono funzionare con maggiore efficienza e la spesa per la fornitura di energia elettrica diminuisce.

Un tetto verde, poi, rappresenta un’efficace barriera acustica per l'edificio. La copertura è in grado di assorbire i rumori, creando così un ambiente più silenzioso, sia all'interno che all'esterno. Per realizzare un tetto verde, si utilizzano diverse varietà di Sedum, insieme a erbacee, graminacee e piante ospiti.

Si viene così a creare un habitat ideale per farfalle, uccelli e insetti, soprattutto nei contesti urbani, caratterizzati da asfalto e cemento.

L’elenco dei vantaggi prosegue, soprattutto se parliamo di sostenibilità in senso ampio. Vivere e lavorare in un ambiente con angoli e tetti verdi ha un effetto positivo sul benessere delle persone: la natura ha infatti un effetto rilassante e contribuisce a ridurre lo stress.

Il verde, inoltre, ha un effetto positivo sul periodo di convalescenza dei pazienti, il che si traduce in degenze ospedaliere più brevi. Anche la soglia del dolore risulta più alta in un ambiente più naturale, noto anche come "ambiente curativo".

Le piante presenti sui tetti verdi hanno la capacità di assorbire la luce del sole: di questa, il 50% viene assorbito e solo il 30% viene riflesso. Il risultato è un clima più fresco e gradevole. All'interno dell'edificio, di conseguenza, la necessità di ricorrere all'aria condizionata si riduce, con un risparmio energetico ed economico.

Non solo: anche il clima nelle immediate vicinanze dell'edificio e la temperatura dell'ambiente urbano, in generale, risentono di questo effetto benefico. La riduzione delle temperature nel contesto urbano può arrivare fino a 3°C, un beneficio di cui godere soprattutto durante i mesi estivi.

A dimostrazione del fatto che i tetti verdi possono migliorare la qualità dell’aria e della vita, infine, c’è anche una recente ricerca condotta dalla Portland State University. Le piante presenti sui tetti, oltre a ridurre l'anidride carbonica nell'atmosfera, possono anche ridurre la quantità di ozono che entra negli edifici.

Gli esperti hanno misurato l'aria che entrava negli edifici dalle prese d'aria esterne e hanno rilevato che l'aria proveniente dai tetti verdi aveva livelli di ozono leggermente inferiori rispetto a quella proveniente dalla zona non coltivata. Hanno così appurato che la vegetazione è in grado di intrappolare e filtrare l'ozono.

Si tratta di un processo fondamentale per rimuovere gli inquinanti dall'atmosfera, noto come deposizione a secco, in cui le particelle sospese nell'aria si depositano su superfici solide.

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