Crollano calcinacci e tegole dalla cappella di Santa Rosalia, che è proprietà privata, ma anche uno dei più antichi della città, tanto da essere stato più volte inserito nei luoghi del cuore del Fai. L’amministrazione dopo la segnalazione dei vigili del fuoco chiamati a verificare lo stato della struttura dopo la caduta di materiali sull’asfalto, ha chiuso al transito pedonale con un’ordinanza il tratto di marciapiede su via dei Rossi prospiciente la struttura. Questo perché, i vigili del fuoco, si legge nell’ordinanza "hanno verificato l’instabilità del materiale di copertura del tetto e rimosso le parti immediatamente pericolanti posizionando a terra, in appoggio alla struttura le tegole rimosse".

La cappella era già stata ispezionata nel maggio scorso dai tecnici comunali che hanno riscontrato "un avanzato stato di degrado con una crepa visibile in corrispondenza del basamento circolare su cui poggia la cupola, la catena di cerchiaggio è completamente allentata e ha perso la propria funzione di contenimento". La cappella è stata dichiarata inagibile; la proprietà ha ricevuto anche l’indicazione perentoria di mettere in sicurezza la struttura e avviare una ricognizione per capire quali siano le condizioni di stabilità. Si tratta di un colpo per il già esiguo patrimonio storico culturale di Scandicci. Nota come ‘la cappellina’, l’edificio si trova sull’antica via dei Rossi, nel punto dove la non più esistente via del Molin Nuovo incrociava via Pisana. Dedicata alla palermitana Santa Rosalia (protettrice dalla peste), la cappella (spoglia degli arredi e dei dipinti, nel suo interno) presenta tutt’oggi alcuni stucchi tardo barocchi che ornano l’altare e i due grandi lucernari.

Gli autori dell'atto vandalico sono stati visti in via Vasco de Gama con i volti travisati e attrezzature da writers. Sono residenti tra le province di Prato e Lucca

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