Coppi di Langa, i biscotti canellesi a forma di tegola, ottimi con il caffè e con il Castelmagno – PiemonteTopNews

2022-06-25 05:09:12 By : Ms. Alice Chen

Con il thé, un vino passito, mojà ant ël cafelacc (inzuppati nel caffè) o, perché no, come accompagnamento ad un buon formaggio saporito come il Castelmagno; i coppi di Langa di Canelli, appunto prodotti nella zona dell’omonimo comune, sono biscotti secchi, friabili, croccanti, dalla suggestiva forma di tegola o, appunto, di coppo, e dal profumo di nocciola spiccato, in grado di fare la felicità tanto dei più grandi quanto dei più piccini. Dolci da compagnia o da merenda, spesso accompagnati da zabajone o vini dolci, la forma così particolare viene conferita loro durante la cottura, facendoli cuocere su apposite teglie ondulate. Prodotto Agroalimentare Tradizionale in virtù delle sue «metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura che risultano consolidate nel tempo e sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni», la prima produzione di questi biscotti risale al 1970, ad opera di un pasticciere di Canelli che ricercava la ricetta per un biscotto preparato unicamente con materie locali; dopo un periodo di sperimentazione, nacquero così delle “tartellette” che solo in seguito mutarono, sia nella forma che nel nome, nei coppi di Langa di Canelli, andando poi a trovare un successo ed una fama che supererà di molto i confini della città in provincia d’Asti. Una ricetta che mette molti dei suoi segreti negli ingredienti: un buon burro e nocciole tostate nella giusta maniera sono elementi fondamentali per far nascere dei buoni coppi, motivo per cui il vero biscotto di Canelli può essere gustato solo se preparato dalle mani esperte di un pasticciere di professione; questo, però, non vuol dire che non si possa provare a crearne una propria versione utilizzando la propria cucina e la propria fantasia. Proprio per questo, in “allegato” a questo articolo, una piccola ricetta per sperimentarvi anche voi in cucina e, perché no, provare a dare vita ai vostri coppi di Langa di Canelli: buon appetito!

Il primo passo nella preparazione dei nostri “coppi di Langa”, una ricetta veloce che non vi richiederà troppo tempo, parte dalla preparazione del burro e dello zucchero; come prima cosa, mescolateli, facendo ben attenzione che il burro sia stato prima lasciato riposare a temperatura ambiente. Montati a neve gli albumi delle nostre uova, uniamoli al burro e allo zucchero precedentemente lavorati, mescolando il tutto dal basso verso l’alto fino ad ottenere una crema liscia e dall’aspetto omogeneo. Presa la farina di nocciole – facilmente preparabile in casa macinando in un apposito frullatore le nostre nocciole -, uniamo anche questa e mescoliamo il tutto, unendo poi ancora la farina, il miele e il lievito, sempre continuando ad impastare; il risultato finale dovrà essere un composto denso ed omogeneo. Ora non ci resta che lasciar riposare il tutto in frigorifero per non più di una trentina di minuti, magari coprendo il contenitore dove riposerà il composto con un sottile foglio di carta velina.

Bene: siamo a metà dell’opera! Passato il tempo previsto, stendiamo la pasta ottenuta col mattarello e ritagliamone dei pezzi a forma di coppi – o di tegole, che forse è un termine che vi risulterà più familiare! -. È tempo di cuocere: imburriamo una teglia da forno e disponiamovi sopra i nostri biscotti, distanziandoli tra loro almeno di qualche centimetro; dopo aver preriscaldato il forno a 180°, cuciamo i nostri coppi fino a quando non otterranno la tipica colorazione dorata, facendo ovviamente attenzione a non farli scurire troppo. Perfetto, i nostri coppi di Langa sono pronti! Serviamoli dopo che avranno raffreddato ai nostri ospiti, magari conditi da una leggerissima spolverata di zucchero a velo.

Lorenza Abrate, Paolo Barosso, Roberta Bruno, Massimo Centini, Fabrizio Gerolla, Antonio Lo Campo, Massimo Davì, Germano Longo, Roberto Lugli, Enzo Maolucci, Chiara Parella, Beppe Ronco, Delfino Maria Rosso, Pier Carlo Sommo,  Roxi Scursatone, Mirco Spadaro, Danilo Tacchino,  Patrizia Veglione.

Per il mese di dicembre, proponiamo il sonetto della poetessa torinese Raffaella Frassati.

Sota ’n sol gargh as na va nèch ël di L’ùltim color dle feuje… dëstissà Le vigne grise màire dëspojà Ij crisantem ch’as chin-o dësfiorì

Ma ’l gran a seurt, ël but a docia ardì Tënnra dësfida al gel, lë vlu dël pra A s’ansatiss ëd vita dë stërmà Neu misterios ch’a lija passà e avnì

Antant le professìe për pì ’d na sman-a A arpeteran la gòj universal D’anginojesse dnas a na caban-a

Për sòn i veuj cantete, mèis final Sernù da Dé për pijé soa vesta uman-a Ant la neuit che i ciamoma Sant Natal.

Sotto un sole pigro se ne va triste il giorno / l’ultimo colore delle foglie spento / le vigne grigie, magre e spoglie / i crisantemi chini e ormai sfioriti. // Ma il grano spunta, il virgulto spinge ardito, / tenera sfida al gelo, il velluto del prato / si spessisce di vita nascosta, / nodo misterioso che lega passato e avvenire. // Intanto le profezie per più di una settimana / ripeteranno la gioia universale / d’inginocchiarsi davanti a una capanna. // Per questo voglio cantarti, o mese finale / scelto da Dio per assumere la veste umana, / nella notte che chiamiamo del Santo Natale.

 (a cura di Sergio Donna)

In questa rubrica riportiamo alcuni proverbi di tradizione popolare e contadina, in lingua piemontese sul mese di agosto.

Quand a pieuv d’Agost, a pieuv amel e most (Quando piove d’Agosto, piove miele e mosto)

L’ùltim fì as cheuj mai (L’ultimo fico non si raccoglie mai

La matinà a l’é la mare dla giornà (La mattinata è la madre della giornata)

A San Lorens, l’uva dai brombo a pend (A San Lorenzo, l’uva dai tralci pende)

La via dël vissi, a men-a al presipissi (La via del vizio, conduce al precipizio)

a cura di Sergio Donna (da Armanach Piemontèis 2019, Ël Torèt | Monginevro Cultura)

Lorenza Abrate, Paolo Barosso, Ernesto Bodini, Cesare Borrometi, Roberta Bruno, Alberto Calliano, Nina Catizone, Massimo Centini, Sergio Donna, Antonio Lo Campo, Germano Longo, Roberto Lugli, Enzo Maolucci, Maria Antonietta Maviglia, Beppe Ronco, Pier Carlo Sommo, Mirco Spadaro, Danilo Tacchino.