48 ore a Formentera, l’isola della natura - La Stampa

2022-05-13 03:49:06 By : Ms. Jane We

La voce de La Stampa

Formentera, spiaggia di Migjorn (foto Marco Moretti)

In un’ora di navigazione il traghetto copre le undici miglia che separano Ibiza da Formentera. Si sbarca in un altro pianeta. Qui la parte del leone la fa la natura selvaggia. Discoteche, mondanità e vita notturna lasciano il posto a spiagge di finissima sabbia bianca, scogliere a precipizio dominate da fari, acque trasparenti, antichi mulini a vento e pescatori che riparano le barche sotto capanni di frasche. Formentera non è stata saccheggiata dalla speculazione edilizi. Fuori dai quattro piccoli centri abitati, si incontrano quasi solo fincas: le tradizionali costruzioni rurali.

Formentera, casa tradizionale (foto Marco Moretti)

Case bianco calce con infissi e decorazioni blu, tetti di tegole rosse e ombrosi porticati. Perché a Formentera le case abbiano il tetto invece della terrazza ibicenca nessuno sa spiegarlo: qui piove ancora meno che a Ibiza, ci sono almeno 300 giorni di sole all’anno. Non pensate però a un Eden da scoprire: Formentera non è un’isola economica e in agosto si riempie all’inverosimile. In estate una finca in affitto costa come una villetta in Costa Azzurra. Non è un caso dunque che molti habitué la frequentino in bassa stagione, soprattutto in quelle intermedie. La primavera l'isola esplode con straordinarie fioriture mentre l’acqua del mare comincia a scaldarsi. In settembre e ottobre la temperatura si mantiene invece su livelli estivi mentre i colori della sua natura diventano più caldi.

Formentera, le Iletes vista aerea (foto Turismo de Formentera)

PRIMO GIORNO Nessun vero monumento da visitare, l'unico classificabile come tale è la settecentesca chiesa di San Francesc Xavier de Formentera, la principale cittadina dell'isola. Perché Formentera è meta di chi fugge lo stress cittadino e la civiltà, non di chi vuol riempire l'agenda con visite a musei e notti intense.

Formentera, casa tradizionale (foto Marco Moretti)

Qui non c’è l’ansia metropolitana che eccita Ibiza. Il ritmo dell'isola è quello di una pedalata attraverso la campagna, tra campi di fiori e pascoli per le pecore. Di lunghe camminate. Di una nuotata in una caletta solitaria. Del sole che scotta la pelle di nudi integrali. Qui il nudismo è la norma da cinquant’anni: lo introdussero gli hippy. I suoi 5500 abitanti scompaiono in 82 chilometri quadrati. In venti minuti si coprono in auto i 24 chilometri che separano Cap Barbaria da Cap de la Mola, i due estremi dell’isola dominati da spettacolari fari: quindi niente fretta e per attraversarla scegliete la bicicletta. 

Formentera, le Iletes vista aerea (foto Turismo de Formentera)

Il Faro di Cap de la Mola è il più antico e alto dell’isola, domina una scogliera di 120 metri: da qui si gode il tramonto più spettacolare. Qui una targa ricorda che qui Jules Verne vi ha ambientato parte del romanzo Le avventure di Hector Servadac.

Meta imperdibile è la laguna interna di S’Estany d’Es Peix, dove si praticano vela e windsurf tutto l’anno. La più grande laguna di S’Estany Pudent (letteralmente lo stagno puzzolente) è invece una meta dei birdwatcher: vi si avvista il raro svasso dal collo nero e molte altre specie di uccelli da palude. Qui si trovano le saline di epoca fenicia, un tempo prima voce dell'economia isolana, dismesse nel 1984 e oggi parte del Parc Natural de Ses Salines.

Formentera, fenicotteri al tramonto (foto Turismo de Formentera)

CENA Fonda Pinatar: tapas e piatti creativi di mare, terra e vegetariani; prezzi contenuti per Formentera, che economica non è.

SECONDO GIORNO Le spiagge di Formentera sono un mito. Migjorn è la più lunga, sei chilometri, composta da varie calette divise dall’alternarsi di zone rocciose e sabbiose. Rivolto a sud, l'arenile è protetto dai venti e - con un po' di coraggio - è balneabile tutto l’anno. In inverno l’acqua è più trasparente per le immersioni: è una meta ambita di fotografi subacquei. La si può raggiungere a piedi su uno dei 32 circuiti di nordic walking che conducono a esplorare i luoghi meno noti di Formentera esercitando il più basso impatto: si chiamano rutas verdes e impegnano da 20 minuti fino a 3 ore di cammino ciascuno. L'altra spiaggia mitica è la lingua di sabbia della strettissima penisola des Illetes. Oltre Es Molì de Sal - l’antico mulino del sale trasformato in ristorante - offre le spiagge più incantate: fissate dalle dune, s’allungano bianche sui due lati di una striscia di terra larga poche decine di metri.

Formentera, fondali (foto Turismo de Formentera)

CENA Es Molì de Sal, ricavato in un antico mulino del sale in posizione panoramica, è il ristorante più famoso di Formentera; buono, creativo e caro.

SERA La vita sociale è concentrata a Es Pujols, dove si trovano albergo, ristorante, bar, gelateria e birreria. E a San Ferran, dove c'è c’è l’Hostal Pepe, un tempo ritrovo storico degli hippy, oggi un alberghetto di due piani con piscina.

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