Vento in Lombardia: nel Cremonese 70enne colpito da una impalcatura, è gravissimo. A Linate aereo atterra al secondo tentativo - la Repubblica

2022-09-10 04:46:03 By : Mr. XingJi YiGou

Il vento previsto è arrivato in Lombardia. Il Foehn soffia sulle varie province con più o meno intensità. A Soncino, in provincia di Cremona, un agricoltore di 70 anni è rimasto schiacciato sotto una impalcatura presumibilmente fatta cadere dal vento. L'uomo è stato trasportato in ospedale in condizioni gravissime con un trauma cranico dopo esser stato soccorso in arresto cardio circolatorio. L'incidente si è verificato nel primo pomeriggio, nella cascina di proprietà dell'imprenditore agricolo, e a trovarlo è stata la moglie, che ha immediatamente allertato il 118 e poi cercato di prestare i primi soccorsi con altri famigliari. Del caso si stanno occupando i carabinieri e l'ipotesi piu accreditata è quella della fatalità: una raffica di vento piu violenta di altre avrebbe provocato il crollo del ponteggio proprio nel momento in cui il 70enne, ora ricoverato in rianimazione, stava passando nei pressi della struttura.

Sono una sessantina, in giornata, gli interventi effettuati dai vigili del fuoco nel Milanese a causa del forte vento. I vigili sono intervenuti per rimuovere in particolare rami di alberi caduti e, in un'occasione, per assicurare una lettera dell'insegna dell'ospedale di Cinisello Balsamo che rischiava di cadere. A Milano, una donna è rimasta ferita in modo lieve alla testa dalla caduta di una tegola in via Sammartini, nei pressi della stazione Centrale. Interventi anche degli agenti della Polizia locale nel capoluogo lombardo per cartelli stradali caduti a terra.

A Linate un aereo di Air France in arrivo da Parigi ha dovuto fare due tentativi - riuscendoci al secondo - di atterraggio a Linate per le raffiche di vento troppo forte. Nessun allarme, ma in questi casi il comandante, per sicurezza, fa un altro giro fino a quando le condizioni non sono quelle stabilite e poi atterra. A Monza con un'ordinanza contingibile e urgente il sindaco Dario Allevi ha disposto la chiusura totale del parco di Monza e dei giardini reali fino al perdurare delle avverse condizioni atmosferiche. "La decisione è stata presa per il vento forte proveniente da Nord Ovest che sta colpendo anche la nostra città con raffiche a carattere di Foehn, che impongono la massima attenzione per il pericolo di caduta di rami e alberi" si legge nella nota del Comune.

Soltanto due settimane fa il vento aveva creato moltissimi danni, soprattutto a Milano. Ed è Coldiretti, sulla base degli eventi segnalati dall'European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento all'allerta della protezione civile regionale, a dire che delle 20 bufere di vento registrate in Italia da inizio anno, tra raffiche violente, trombe d'aria e tornado, oltre una su due (il 55 per cento del totale) si è verificata in Lombardia. "L'allerta - precisa la Coldiretti Lombardia - è arancione per le zone della Valchiavenna, della Media-Bassa Valtellina, dell'Alta Valtellina, delle Orobie Bergamasche e della Valcamonica, mentre il livello di criticità previsto è giallo per laghi e Prealpi varesine, Lario e Prealpi occidentali, laghi e Prealpi orientali, pianura centrale, bassa pianura occidentale, bassa pianura centro occidentale, l'appennino pavese e il nodo idraulico di Milano. Osservati speciali gli alberi che in un anno in Lombardia sono stati al centro di oltre 7mila emergenze che hanno richiesto l'intervento dei pompieri, come emerge da un'analisi della Coldiretti regionale sul rapporto 2021 dei vigili del fuoco. Le piante - evidenzia la Coldiretti - cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici. Ma i cambiamenti climatici hanno anche favorito la proliferazione di parassiti spesso arrivati dall'estero che - prosegue la Coldiretti - ha conseguenze catastrofiche sul verde ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi".

"Grande attenzione anche per le possibili difficoltà nelle eventuali operazioni di spegnimento di incendi boschivi, dopo che in Lombardia si sono registrati solo nei primi 34 giorni dell'anno ben 66 episodi, favoriti anche da un inverno "pazzo" che lungo la Penisola ha fatto segnare finora una temperatura superiore di 0.55 gradi rispetto alla media, con punte di +3 gradi nel nord ovest, secondo l'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi al mese di gennaio che è stato uno dei più asciutti mai registrati. E' caduta infatti - precisa la Coldiretti - il 56 per cento di acqua in meno con un pesante deficit a livello nazionale e l'allarme siccità nelle campagne. Una situazione preoccupante - prosegue la Coldiretti - visibile dalla scarsità delle riserve idriche che in Lombardia fanno segnare complessivamente un -55,7 per cento rispetto alla media del periodo 2006-2020, oltre che dai livelli dei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 12 per cento di quello di Como al 28 per cento del Maggiore. Il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca (PV) è invece sceso a -3,05 metri, più basso che a Ferragosto". "Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense, siccità e alluvioni ed il rapido passaggio dal freddo al caldo che ha fatto perdere complessivamente - conclude la Coldiretti - oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne italiane".