Dischi rigidi da 10TB con tecnologia SMR nel 2015 da Seagate | Hardware Upgrade

2022-09-17 04:02:34 By : Mr. CHRIS XUE

Attesi per il 2015 unità disco da ben 10TB da parte di Seagate, consapevole della grande richiesta di tagli sempre più capienti sul fronte server. La grande diffusione di Cloud e Big Data continua a creare una forte domanda

Da tempo si sente parlare di Big Data e Cloud, due particolari fenomeni che puntano moltissimo su una grande capacità di archiviazione, se pensiamo all'infrastruttura necessaria per garantire i servizi ad essi associati. Pensiamo ad esempio ad un semplice aumento dello spazio offerto in cloud da una delle innumerevoli aziende che mettono a disposizione questo servizio: se per l'utente passare da 500GB a 2TB (per fare un esempio) è sicuramente un'ottima cosa, lato azienda significa mettere mano pesantemente a tutta l'infrastruttura di storage che deve essere molto più capiente rispetto alla situazione precedente.

Si può procederei due modi: la prima è aggiungere server storage, molti, andando però ad incidere pesantemente sui costi in quanto l'hosting nelle server farm non è certo a buon mercato, senza parlare della configurazione conseguente. La seconda è mantenere le macchine già presenti in server farm, sostituendo i dischi con altri più capienti. A volte gli aggiornamenti sono un mix di queste due cose, ma appare chiaro che i costi minori (ottenendo lo stesso risultato se non meglio) si hanno con la seconda soluzione. Un server con qualche anno sulle spalle poteva essere dotato di dischi di archiviazione da 2TB, passando a unità da 10TB automaticamente si va a quintuplicare lo spazio a disposizione.

Certo, non esistono ancora dischi da 10TB ma li vedremo già nel 2015: Seagate ha infatti dichiarato di volerli commercializzare nel corso del prossimo anno, adottando la tecnologia di scrittura SMR. Acronimo di Shingled Magnetic Recording, questa tecnologia differisce dalle altre già note ed utilizzate per un approccio quasi contrario: non si punta a scrivere dati su superfici sempre più piccole (col i rischio di incorrere nei problemi di smagnetizzazione e perdita dei dati), quanto sulla scrittura di aree più grandi ma parzialmente sovrapposte, come ad esempio le tegole di un tetto (Shingle significa infatti tegola).

Tecnicamente non vi sono problemi, se non quello di perdere un po' in fatto di performance visto che è lecito attendersi scritture e letture che devono essere più "attente". Seagate compenserà parte delle prestazioni perse per strada adottando un quantitativo maggiore di cache. Seagate comunque non sta lì a farsi troppi problemi, in quando questi dischi saranno utilizzati quasi esclusivamente come unità di storage e non certo come dischi di boot, motivo per cui non avere prestazioni al top non costituisce certo un problema primario.

Le unità Seagate da 10TB saranno realizzate sfruttando 6 piatti da 1,66TB ciascuno, ospitati in un form factor da 3,5 pollici. Non vi sono al momento altre informazioni in merito, anche se Kitguru indica la finestra temporale 2016-2017 per la commercializzazione di unità HARM, Heat Assisted Magnetic Recording, che garantiranno capienze ancora più elevate.

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