Biga di Monteleone, una storia infinita, Stato italiano la chiederà agli Usa?

2022-08-08 09:05:54 By : Mr. HeJun Yan

Gli esperti stanno approfondendo da un paio di settimane le analisi sul quadro normativo

da Elio Clero Bertoldi PERUGIA – Sarà la volta buona? Lo Stato italiano sta valutando la possibilità di chiedere ufficialmente agli USA la restituzione della Biga di Monteleone, lo splendido cocchio da parata risalente al VI secolo a.C., che fu scoperto nel 1902 a Monteleone di Spoleto dal contadino Isidoro Vannozzi (che la cedette quasi subito ad un italiano per 900 lire e per una fornitura di coppi e tegole utili a completare la copertura del tetto del proprio cascinale) e poi, dopo alcuni passaggi, finito al Metropolitan Museum di New York.

Gli ultimi accertamenti hanno riproposto la tesi che si trattò di una vendita illegale consumata in violazione delle leggi in vigore nell’allora Regno d’Italia. Tra l’altro alcuni studiosi hanno ritrovato tutta una serie di missive che lasciano ritenere che i vertici del Metropolitan, all’epoca e dopo, fossero bene a conoscenza della natura illecita della transazione. Già diversi lustri fa il Comune di Monteleone di Spoleto aveva inoltrato agli Stati Uniti una formale richiesta di restituzione rimasta inevasa.

Ma adesso potrebbe essere il Ministero dei Beni Culturali a muoversi tanto che in una comunicazione ufficiale, proprio il MiBAC ha reso noto come, durante una riunione del Comitato per il recupero e la restituzione delle Opere Trafugate, tenutasi lo scorso mercoledì 10 aprile, alla presenza del ministro Alberto Bonisoli, sia stata affrontata pure la questione della Biga di Monteleone. Il Comitato è impegnato ad approfondire l’analisi del quadro normativo per decidere se inviare agli USA una ufficiale richiesta di restituzione.

L’anno scorso, sulla scorta del libro di Guglielmo Berattino (‘’La Biga etrusca di Monteleone di Spoleto”) in cui vengono presentate sedici lettere ritrovate per pura casualità nella biblioteca di Ivrea, risultò in modo indiscutibile che la Biga fu venduta il 14 aprile del 1903 al Metropolitan Museum dall’antiquario di Roma Ortensio Vitalini con l’intermediazione del generale Luigi Palma di Cesnola. Dalle missive risulta la non buonafede delle parti che sono perfettamente a conoscenza di operare illegalmente con l’intento di eludere le leggi Italiane, già vigenti nei primi del ‘900, le quali vietavano la cessione dei beni artistici all’estero.

Nel suo lavoro di ricerca Berattino si sofferma sulla figura e sul ruolo avuto nella vendita della Biga dal generale e conte di Rivarolo Canavese Luigi Palma di Cesnola (1832-1904), tra i fondatori del Metropolitan Museum di New York, di cui fu anche direttore fino alla morte. Il Met, all’epoca era in fase di lancio e cullava l’intenzione di porsi in competizione col più famoso museo del Louvre di Parigi.

“Il Metropolitan – racconta Berattino – venne in maniera rocambolesca in possesso dell’importante reperto, dissotterrato da un agricoltore di Monteleone di Spoleto e ben presto volatilizzatosi oltre i confini nazionali, proprio grazie all’intraprendenza dello stesso Palma di Cesnola. Personaggio molto conosciuto tanto che in diversi centri del Canavese (e anche al di fuori del suo territorio) sono intitolate al suo nome numerose vie, piazze, targhe, associazioni e così via.” Il conte, naturalizzato americano e con la passione dell’archeologia, prese parte anche alla Guerra di Secessione (1861-1865) ed ottenne per la sua audacia la “Medal of Honor”, la più alta decorazione militare assegnata dal governo degli Stati Uniti.

Fotocopie delle 16 lettere autenticate venne consegnata da Berattino al sindaco di Monteleone Marisa Angelini per poter mettere agli atti il carteggio che testimonia la non limpidezza nell’acquisto del “Golden chariot” (come lo chiamano al Met). “Nel caso di un oggetto prezioso come la nostra Biga, le ragioni del cuore devono valere di più di quelle legali – sostenne l’Angelini -. Per gli americani la Biga è una grande vetrina da esporre, per noi ha il valore della nostra storia, è la ricerca delle nostre radici. Qui la Biga ha un senso, lì è solo una esposizione”. Le copie delle lettere vennero inviate all’avvocato statunitense, ma di origine italiana, Tito Mazzetta di Atlanta, che segue dagli inizi del 2000 la complessa vicenda. “Il Metropolitan Museum non ha alcuna intenzione di restituire questo splendido pezzo”.

E’ quanto la responsabile dell’ufficio comunicazione del famoso museo di New York, rispose seccamente un lustro fa alla giornalista perugina Donatella Binaglia (che ottenne l’autorizzazione, insieme a Alessandro Scarpanti, di fotografare e filmare la sala e i vari reperti) andata in visita, quale direttore del mensile “Umbriabest”, nella Grande Mela proprio per fare il punto sulla diatriba tra il Metropolitan ed il piccolo ma combattivo Comune della Valnerina.

In realtà lo splendido pezzo di archeologia venne trafugato, come testimonia il fatto che venne espatriato di nascosto dall’Italia e che venne smontato, suddiviso in pezzi e posto in mezzo a barili di cereali per trasportarlo al di là dell’Oceano. Se tutto fosse avvenuto alla luce del sole, il banchiere JP Morgan non avrebbe usato tutti questi sotterfugi per trasferire il reperto negli Usa (e per donarlo, poi, al Metropolitan).

Senza contare il particolare che lo stesso parlamento italiano affrontò all’epoca (la tomba a tumulo di Colle del Capitano venne scoperta nel 1902) una vibrante e accesa discussione in aula sulla sparizione della biga dal suolo italiano.

Alla ventilata “regolarità” dell’acquisto i newyorkesi aggiungono un’altra motivazione davvero incredibile, illogica ed anzi persino risibile. E che cioè a New York la Biga è visitata da circa 3 milioni di amanti dell’arte ogni anno, cifra che sarebbe del tutto “utopistica” se l’opera d’arte venisse ospitata nel paesino umbro.

Bene replicò, a questa argomentazione, Nando Durastanti, allora sindaco Monteleone, con lapidaria lucidità: “Con questa logica dovremmo consegnare agli Stati Uniti tutti i nostri migliori pezzi…”

Che il reperto etrusco sia un pezzo importantissimo di richiamo turistico e culturale lo sottolinea il fatto stesso che il Metropolitan gli abbia dedicato una intera sala dove troneggia in posizione davvero regale, dopo essere stato ricostruito e perfettamente restaurato e dove, tutto intorno, sono stati sistemati gli altri reperti (strumenti e vasellame, tra cui due coppe datate 530 a.C.) ritrovati nella stessa tomba, insieme ai resti di un uomo e di una donna. Non solo: la guida audio, consegnata ai visitatori, dedica addirittura sei minuti alla descrizione della Biga e degli altri reperti custoditi ed esposti.

Un ignoto artista ha rappresentato sui pannelli di bronzo dorato del cocchio l’intero mito d’Achille, testimoniando così di conoscere in maniera approfondita e di padroneggiare la cultura greca o comunque jonica.

Monteleone forte del suo buon diritto non solo iniziò una causa negli Usa, ma presentò pure una denuncia penale alla procura della repubblica contro il ministero dei Beni culturali italiano per non aver richiesto indietro il carro.

Se davvero lo Stato italiano deciderà di muoversi ufficialmente, le speranze di riportare in Umbria la Biga si farebbero davvero molto più concrete.

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Per vendicare le “corna” del capitano 7 giustiziati accadde a Perugia (E.C.Bertoldi)

Oltre ogni limite, tematiche dell’inclusione, con Laura Chiatti, Ravanelli e Marco Materazzi venerdì 3 maggio, alle 21

E’ OLTRAGGIOSO SAPERE CHE UN PEZZO COSI’IMPORTANTE SI TROVA IN UN MUSEO CHE NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON LA STORIA E LA CULTURA ITALIANA. SPERO CHE LE AUTORITA’COMPETENTI SI ADOPERINO PER IL RITORNO IN ITALIA DI QUESTO PEZZO D’ARCHEOLOGIA COSI’IMPORTANTE.

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Dal 16 al 27 agosto l’edizione 2022 del Festival OperaInCanto Sta per iniziare la seconda edizione del Festival OperaInCanto, che dal 16 al 27 agosto [Leggi ancora]

Dal 16 al 27 agosto l’edizione 2022 del Festival OperaInCanto Sta per iniziare la seconda edizione del Festival OperaInCanto, che dal 16 al 27 agosto prevede ben quattordici concerti, in gran parte dedicati a Satie e alla scuola francese del primo ‘900 e ai poeti che l’hanno ispirata e caratterizzata, in particolare Mallarmé, Apollinaire, Cocteau: quelli erano gli anni inimitabili in cui Parigi era la capitale mondiale dell’arte. Il titolo del festival Bestiaire: Le Coq, Babar et une méduse intende riassumere questo taglio tematico. Quasi in ogni concerto è presente almeno una composizione di Satie o di un altro autore francese del primo ‘900, mentre altri concerti sono monografici, come quello intitolato Autour de Mallarmé, con la partecipazione d’eccezione del mezzosoprano Monica Bacelli, con musiche di Debussy, Ravel, Poulenc e Satie ispirate dai versi di quel grande poeta simbolista francese. Totalmente dedicato a Satie è il singolare concerto che prevede la partecipazione del duo Windsor/Ballista, interpreti di alcune sue raffinate composizioni per voce e pianoforte (dalle mélodies al Café chantant) e di quel curioso esempio di teatro musicale che è Le piége de Méduse, di cui Satie ha scritto parole e musica, che sarà realizzato nella lingua originale con la mise en espace curata da Michele Suozzo: salvo errori, non è mai stato rappresentato in francese in Italia prima d’ora. Il duo Canino/Ballista, tra i più famosi e determinanti nel panorama concertistico internazionale, si esibirà in un programma dedicato alle composizioni per pianoforte a quattro mani di Stravinskij, Debussy e Ravel. Due concerti saranno dedicati al repertorio della chanson francese, riletta in chiave jazz. In altri due concerti è prevista la proiezione di Entr’acte di René Clair (con musiche di Satie, che figura anche come attore nella celebre scena in cui trasporta un cannone insieme a Francis Picabia) e di alcuni corti di Georges Méliès, con accompagnamento musicale dal vivo al pianoforte, secondo la prassi delle prime proiezioni cinematografiche. Completano il programma i concerti del violinista Vincenzo Bolognese, con un programma anch’esso dedicato ai francesi e con la prima esecuzione di una versione per violino e pianoforte del Lied di Lou tratto dall’opera Lou Salomé di Giuseppe Sinopoli (di cui nel 2021 ricorrevano i venti anni dalla scomparsa), versione curata dal figlio, anch’egli compositore, Marco Sinopoli. Un concerto del gruppo di ottoni Accademia Brass Quintet, con un programma che prende le mosse da due rare Fanfare di Satie e da una nuova composizione di Piergiuseppe Arcangeli per poi approdare alla musica da film di Morricone, Rota, Bacalov e Piovani. Il concerto eseguito su strumenti originali dall’Accademia Erard, che comprende una rarità del giovane Rossini intitolata La notte, temporale, preghiera e caccia, vuole essere un’anticipazione del festival 2023 che sarà dedicato in gran parte proprio a questo autore. Va segnalata infine la maratona pianistica con l’esecuzione di Vexations di Satie (iniziata da Ballista e Canino ma anche aperta ad altri pianisti attraverso una call che consentirà una partecipazione più ampia). Il cartellone prevede anche la presenza di solisti e formazioni giovanili, tra i quali si segnalano il pianista Francesco Grano e la violoncellista Lara Biancalana, tra i migliori talenti che hanno recentemente avuto significative affermazioni in campo nazionale e internazionale. I concerti si svolgeranno nel ternano, precisamente nei centri di Amelia, San Gemini e Collescipoli. Oltre al Teatro Comunale di San Gemini, recentemente restaurato, sono stati scelti tre chiostri di particolare valore artistico e fascino (il Chiostro di San Francesco ad Amelia, quello di San Francesco a San Gemini e quello di Santa Cecilia a Collescipoli), luoghi di grande attrattiva turistica e perfettamente funzionali alla programmazione estiva dei repertori scelti. *** Dopo un mese di pausa il festival riprenderà in ottobre, quando si terrà un evento di grande rilievo, perfettamente in linea con le direttive di OperaInCanto: la prima esecuzione assoluta dell’opera Sogno (ma forse no), lavoro commissionato dall’associazione e nato dalla collaborazione tra uno dei compositori di spicco di oggi in Italia, Matteo D’Amico, e Sandro Cappelletto, critico e musicologo, voce storica di Radio Tre Rai. L’opera (in un prologo e in un atto) è tratta dall’omonima commedia di Luigi Pirandello. In questa sezione di ottobre del festival sarà dedicato ampio spazio al progetto OperaScuola: l’edizione 2022, oltre ad una recita dell’opera di D’Amico  Terni, prevede l’esecuzione a San Gemini del progetto Babar e altre fiabe e a Terni di un altro progetto, realizzato in collaborazione col Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, consistente nella drammatizzazione di Die schöne Magelone di Brahms con proiezioni video e la narrazione di un recitante che affiancherà i cantanti. Il festival è realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni, Ministero della Cultura  e Regione dell’Umbria , con il patrocinio dei Comuni di Terni, San Gemini e  Amelia e in collaborazione con Associazione Ameria Umbra e Pro Loco Collescipoli

Voci Oltre di Djelem Do Mar 9 agosto a Palazzo Trinci Foligno Nella corte di palazzo Trinci proseguono le serate live di Notti D’Autore con molteplici generi e forme musicali. Dalle Musiche da Oscar di ieri sera (ndr sabato 6/8/2022) degli ESQ, ovvero Essential Saxofon Quarter del Maestro Luca Mora al sax soprano, Gabriele Giampaoletti al sax alto, Marco Postacchini al sax tenore, Roberto Micarelli sax baritono. Voci Oltre di Djelem Do Mar Martedì 9 agosto, dalle ore 21:30, con Voci Oltre di Djelem Do Mar con Sara Marini & Fabia Salvucci (voci e percussioni) accompagnate da Lorenzo Cannelli al pianoforte, flauto cretese e fisarmonica; Paolo Ceccarelli alla chitarra acustica, elettrica e classica; Franz Piombino al basso elettrico e fretless; Michele Fondacci alle percussioni. Attualmente cantano in diverse lingue e dialetti, tra cui yiddish, albanese, rumeno, greco, spagnolo, arabo, portoghese e dialetti italiani dal nord al sud. Il loro lavoro si caratterizza nella rilettura a due voci di un vasto repertorio frutto di attente ricerche, nel rispetto dell’estetica musicale della provenienza di ogni canto ma con lo sguardo rivolto al presente. Targhe Tenco 2022, nella sezione Opera Prima Il 12 luglio scorso, con Voci Oltre, Djelem Do Mar sono arrivate seconde al prestigioso riconoscimento Targhe Tenco 2022, nella sezione Opera Prima, superate per un solo voto da Ditonellapiaga (51 preferenze) che all’ultimo Sanremo duettò Chimica con Rettore. Si sono piazzate meglio del terzo classificato Blanco / Blu Celeste (45) e, a seguire, di Isotta / Romantic Dark (28),  Ariete / Specchio (27). Tra le varie sezioni, in gara al premio Tenco, anche volti noti come Marracash ed Elisa.

Sabato 13 agosto a Calvi dell’Umbria torna “la notte del labirinto” Un evento che manca da tre anni. L’ultima edizione risale infatti al 2019. La pandemia aveva costretto gli organizzatori a “saltare” ben due edizioni. C’è dunque grande attesa per il ritorno della “Notte del labirinto”, la manifestazione in programma a Calvi dell’Umbria (Terni) sabato 13 agosto. Si tratta di un evento molto singolare, che in passato ha sempre riscosso un grande successo di pubblico. Ad organizzarlo è la Pro Loco Ad organizzarlo è la Pro Loco che in questi giorni ha provveduto a divulgare il programma di questa edizione che si svolgerà nel centro storico della cittadina umbra a partire dalle 19. Un filo rosso indicherà ai visitatori il percorso da seguire per assistere a spettacoli, ammirare il panorama che si apre di tanto in tanto sulla grande vallata circostante e per gustare tanti prodotti locali disponibili nei numerosi punti di ristoro. Artisti di strada, musicisti, attori, giocolieri Il percorso partirà come sempre da piazza Mazzini e si snoderà attraverso vicoli e piazzette, resi ancora più suggestivi dal chiarore notturno e che diventano un palcoscenico naturale dove artisti di strada, musicisti, attori, giocolieri, ventriloqui, trampolieri, ballerini, truccatori e tanto altro si esibiranno sotto le stelle. I partecipanti, accompagnati da una band “itinerante” composta da una dozzina di elementi, saranno guidati da un filo rosso che delineerà un percorso lungo il quale, ad ogni angolo, si potrà assistere a performance di artisti, degustare specialità calvesi (e non), assistere ad esposizioni fotografiche e di pittura e curiosare tra i banchi degli espositori nei piccoli mercatini di artigianato. La manifestazione fa riferimento all’idea stessa del labirinto, un luogo intrecciato nel tempo e nello spazio che si rifà in qualche modo al racconto mitologico di Arianna e del Minotauro. A Calvi dunque, in questa notte magica, i vicoli della cittadina si animano di persone e di esposizioni e rappresentazioni legate al mondo dell’arte e della gastronomia, in un’atmosfera particolarmente suggestiva. “Il nastro rosso che  fa da filo conduttore lungo tutto il percorso – spiegano gli organizzatori -, non ha lo scopo di far trovare la via d’uscita a chi si avventura nel ‘Labirinto’, al contrario è il mezzo attraverso il quale è possibile abbandonare il contatto con la realtà e perdersi in un’atmosfera fatata. Accettando di entrare nel ‘Labirinto’ lo spettatore sarà catapultato in un mondo incantato dove niente è come sembra, dove la fantasia diventa realtà, dove ad ogni angolo troverà qualcosa di inaspettato, completamente diverso da quello che si è appena lasciato alle spalle. Facendosi guidare dalla vista, dall’udito e dal gusto e lasciandosi andare all’immaginazione sarà possibile vivere un’esperienza unica, perdendo, per qualche ora, la concezione della realtà. Perché  in fin dei conti il ‘Labirinto’ è l’unica realtà che ci offre una via d’uscita”. Dopo la mezzanotte la festa continua nei giardini dell’ex monastero dove dj farà ballare tutti. La Notte del Labirinto, giunta alla sua XII edizione, è un evento organizzato dalla Pro Loco di Calvi dell’Umbria, che ne cura anche la direzione artistica, con il patrocinio del Comune di Calvi.

Cinema sotto le stelle a Montefalco premio alla Commedia Italiana Tutto pronto per “Cinema sotto le stelle premio alla Commedia Italiana” che quest’anno si svolge a Montefalco e si inserisce nel cartellone degli eventi relativi all’Agosto Montefalchese. L’8 e il 9 agosto torna la kermesse promossa dall’Associazione Amici di Spello giunta alla 5° edizione e che quest’anno si avvale del patrocinio del Comune di Montefalco, Umbria Film Commision e AsdTennis Montefalco Forever. Una rassegna resa possibile grazie alla collaborazione e al supporto della Banca di Credito Cooperativo di Spello e del Velino. “Siamo contentissimi di approdare in questa prestigiosa piazza – sottolinea Gianluca Insinga, presidente dell’associazione Amici di Spello – Presentiamo due pellicole che propongono importanti tematiche sociali  come la disabilità e lo sport, che spesso vanno di pari passo”. Lunedì 8 agosto alle ore 21.30 in piazza del Comune verrà proiettato il film “Corro da te”.  Racconta la storia di Gianni inguaribile donnaiolo, che accetta la sfida dei suoi amici e si finge diversamente abile per uscire con Chiara (una tennista paraplegica). Messo alle strette dalla sorella di lei a confessarle la verità, l’uomo scopre di esserne innamorato.   La pellicola verrà introdotta dalla giornalista Manuela Marinangeli. Sarà presente come ospite l’attrice Eleonora Romandini, nel cast del film,che riceverà il premio alla Commedia Italiana. Sarà possibile rivolgerle domande sulla pellicola e svelerà anche le curiosità del film stesso. Martedì 9 agosto, stessa location stesso orario, sarà la volta dellaproiezione del film “Stessi Battiti”. Federico, ragazzo di 17 anni studia, lavora e si allena duramente per realizzare il suo sogno: diventare un ciclista professionista. A introdurre la serata il giornalista Marco Taccucci.  Presenti il  regista Roberto Gasparro, l’ex campione di ciclismo Claudio Chiappucci e il Maestro Carmine Padula. Anche in questo caso sarà possibile rivolgere domande agli ospiti presenti che riceveranno il Premio speciale Cinema sotto le Stelle 2022. L’ingresso ad entrambe le serate sarà libero fino ad esaurimento dei posti. Eleonora   Romandini:  in questi ultimi mesi un susseguirsi di splendide notizie, Makari 2 su @rai1official diretta da Michele Soavi, poi le riprese della serie Rai “Il Generale Dalla Chiesa” per la regia di Lucio Pellegrini, da poche settimane ha terminato le riprese della serie @hbo “The White Lotus 2” di Mike White e attualmente è sul set del nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo con Massimo Venier…ma tutto è iniziato più di 2 anni fa con questo ruolo nel film di Riccardo Carmine Padula: è un pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano. A 17 anni compie l’esordio più giovane in Rai componendo la colonna sonora della serie “Ognuno è Perfetto“ ed oggi a soli 21 anni ha composto le colonne sonore di numerosi film, serie TV e documentari di grande successo per il cinema la televisione (Stessi Battiti, La Sposa, Chiara Lubich…). Per il suo lavoro cinematografico ha ricevuto diversi prestigiosi premi tra cui l’ultimo in Senato della Repubblica. Ha frequentato e conosciuto il maestro Ennio Morricone e le sue musiche sono apprezzate ed eseguite dalle più prestigiose orchestre italiane (Orchestra sinfonica nazionale della Rai, Orchestra italiana del cinema, Orchestra Roma Sinfonietta ecc..) e in importantissime location (Teatro Verdi di Firenze, Auditorium Rai di Torino, Templi di Paestum ecc…). Roberto Gasparro (Regista): Dal 2015 al 2018 scrive 98 puntate di sitcom e collabora con molti comici diZelig e Colorado. Nel 2018 scrive e dirige il suo primo lungometraggio. Nel 2019 scrive e dirige la sua opera seconda “QUI NON SI MUORE” vincendo al Festival Internazionale del cinema di Salerno il premio per la migliore sceneggiatura e miglior soggetto. Tra i suoi successi ricordiamo la sua opera quarta dal titolo “STESSI BATTITI” un film per ragazzi. Claudio Chiappucci. Classe 1963 è un ex ciclista su strada e ciclocrossista italiano. Professionista dal 1985 al 1998, vinse una Milano-Sanremo, due Giri del Piemonte, tre tappe al Tour de France e una al Giro d’Italia. Era soprannominato El Diablo.

Festival delle Nazioni in trasferta a Cascia con il concerto dell’OFI Brass Ensemble Anche quest’anno il Festival delle Nazioni va in trasferta a Cascia per un progetto speciale nell’ambito delle manifestazioni culturali regionali per la promozione dei territori del cratere sismico. E lo fa con un concerto dell’OFI Brass Ensemble, la formazione composta dagli ottoni stabili dell’Orchestra Filarmonica Italiana, che si esibirà martedì 9 agosto 2022 alle ore 18.30 in Piazza Garibaldi. In particolare, il programma si aprirà sulle note dell’ouverture del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini; poi verrà eseguita una suite dalle musiche di Carmen di Georges Bizet e a seguire due pagine verdiane che non hanno bisogno di presentazioni: il «Va’ pensiero sull’ali dorate» dal Nabucco e la Marcia trionfale dall’Aida; la prima parte si chiuderà con Ottoni all’opera di David Short, un omaggio all’opera dal particolare punto di vista di questa ‘sonora’ famiglia di strumenti. Dopo l’intervallo, il tributo alla musica di John Williams: verrà eseguita la sua Fanfara olimpica, composta per i Giochi olimpici del 1984, e poi i temi di Jurassik Park, di Salvate il soldato Ryan e di Star Wars. L’OFI Brass Ensemble è una formazione composta dagli ottoni stabili dell’Orchestra Filarmonica Italiana. Rappresenta un nuovo modo di intendere l’orchestra. Strutturata in una Cooperativa, che riunisce in un network oltre duecento elementi di alto profilo professionale, l’orchestra esprime un organico duttile e dinamico, un unicum nel suo genere sulla scena italiana. Rodata da centinaia tra produzioni ed esibizioni nazionali e internazionali, affronta il repertorio classico con passione e professionalità. Con il suo organico modulare, conta esecuzioni di un vasto repertorio, dal barocco al contemporaneo, che spazia dai maggiori titoli verdiani (Aida, Falstaff, Il trovatore) ai capolavori di Mozart (Le nozze di Figaro, Il flauto magico), Rossini (La gazza ladra), Bizet (Carmen) fino al balletto (Don Quixote, Il gattopardo, Cenerentola, Giulietta e Romeo). Vanta inoltre collaborazioni con alcuni dei maggiori talenti vocali del mondo, tra cui Daniela Dessì, Jessica Pratt, Mariella Devia, Rajna Kabaivanska, Ghena Dimitrova, Katia Ricciarelli, Josè Carreras, Josè Cura, Renato Bruson, Cecilia Gasdia e Tiziana Fabbricini e una vasta esperienza sinfonica, sotto bacchette del calibro di Gianluigi Gelmetti, Nello Santi, Marcello Allemandi, Marcello Viotti, Yuri Ahronovitch, Marko Letonja e Marcello Rota. Per informazioni www.festivalnazioni.com

I Vinarelli e Calici di Stelle per l’Agosto Torgianese Saranno “I Vinarelli” e “Calici di Stelle” i due eventi di punta di un ricco cartellone per l'”Agosto Torgianese” in programma dal 10 al 21. Un format apprezzato dalla presidente della Regione, Donatella Tesei, “perché mette insieme – ha detto durante la presentazione – la cultura, le eccellenze e le tradizioni del territorio, ed attrae turisti”. Oltre alle degustazioni, tutte le sere ci saranno spettacoli e concerti per le strade e le piazze del paese e la sera del 19 agosto, ai giardini di Palazzo Baglioni (la loro riapertura sarà una delle novità di quest’anno), verrà riproposta l’asta dei Vinarelli realizzati negli ultimi anni. La manifestazione dei Vinarelli si svolgerà la sera del 18. Nati per gioco 39 anni fa, ripartono senza le limitazioni anti-Covid. “Non una gara, né un’estemporanea – è stato ricordato – ma più semplicemente l’espressione artistica di pittori amici di Torgiano, con il vino, generoso e inimitabile prodotto di queste terre, che diventa protagonista visto che viene utilizzato per diluire i colori per realizzare i quadri degli artisti provenienti anche da fuori regione”.  Tutte le opere realizzate vengono donate all’organizzazione, che ne cura la vendita, destinando il ricavato ad interventi socio-artistico-culturali. “Calici di Stelle”, appuntamento estivo promosso dal Movimento Turismo del Vino e Città del Vino, torna anche a Torgiano dopo lo stop dovuto alla pandemia. Nel centro storico, la sera del 10 agosto, dalle 20.30 alle 24 si brinderà con i vini delle cantine della Strada dei Vini del Cantico e degustando i piatti tipici del territorio proposti dai ristoranti e dalle Pro loco presenti lungo l’itinerario.

Pumpkin Umbria, il primo evento dedicato al mondo della zucca Nell’autunno 2022 si svolgerà il Pumpkin Umbria, il primo evento umbro dedicato al mondo della [Leggi ancora]

M i permetto di chiedervi di destinare il vostro 5 per mille alla Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura, che ho l’onore di rappresentare. La Fondazione fa molto per coloro che si trovano in difficoltà, ma ha bisogno anche del vostro aiuto per continuare. Grazie, Fausto Cardella

Umbria Journal è testata giornalistica. Fondata e diretta da Marcello Migliosi. Iscritta nel registro stampa Reg. n. 14/2004 Trib. Perugia 12/05/2004. Un sito CrossMedialProject - powereb by Marcello Migliosi e Morena Zingales