Architettura Tudor in Inghilterra - posti da vedere

2022-05-29 02:50:23 By : Mr. yuzhu Sun

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Londranews: Il portale dell'informazione da Londra e i paesi di lingua inglese

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I Tudor sono quasi sempre di moda, una storia affascinante e abbiamo il vantaggio di avere ancora molti documenti sulla vita dei Tudor e quindi ne sappiamo parecchio. Rimangono anche tanti esempi di architettura Tudor in Inghilterra, anche se purtroppo molti esempi sono stati distrutti o demoliti nel corso dei secoli.

Fino a non molti anni fa, era abbastanza normale demolire un edificio storico, solo negli ultimi 60 anni esiste l’idea di cercare di conservare il passato. Come possiamo vedere nel caso di chiese barocche di Christopher Wren nella City of London demolite fino agli anni ’60 per costruire palazzi di uffici.

Il periodo Tudor iniziò con l’ascesa al trono di Enrico VII nel 1485 e durò fino alla morte della regina Elisabetta I nel 1603, la seconda metà della quale è comunemente chiamata età elisabettiana. Gli edifici a graticcio in bianco e nero sporgono tra strutture successive blande e file tortuose di pittoreschi cottage intorno a un verde, uno stile architettonico che è un’immagine distintiva dell’Inghilterra tanto quanto i monarchi stessi.

La gamma di case costruite, tuttavia, è più diversificata di quanto appaia a prima vista e i cambiamenti avvenuti nel periodo Tudor furono più innovativi. All’inizio alcuni erano poco diversi dai loro predecessori medievali, mentre alla fine vi furono esemplari notevoli che davano un assaggio del secolo a venire. La nostra immagine familiare delle case Tudor è anche piuttosto distorta dalle successive modifiche apportate a loro.

Il periodo Tudor in Inghilterra (ricordiamoci che allora la Scozia era completamente separata e quindi generalmente non si parla di tutto il Regno Unito) segna la fine ufficiale del Medioevo feudale e l’inizio di quello che possiamo chiamare il rinascimento inglese.

Uno dei motivi principali di questi cambiamenti fu la peste che decimò la popolazione e quindi i servi della gleba furono in grado di emanciparsi, essendoci una forte carenza di persone per coltivare la terra e altre mansioni.

Quando il primo re Tudor, Enrico VII (1485-1509) salì al trono dopo aver sconfitto Riccardo III a Bosworth Field nel 1485, usò il matrimonio piuttosto che la guerra per assicurarsi il potere e averi della sua famiglia. Sfortunatamente, suo figlio, l’indulgente Enrico VIII (1509-1547), riuscì a spendere tutto nonostante i notevoli guadagni derivanti dalla vendita di proprietà dopo la dissoluzione dei monasteri. Solo Elisabetta I con l’aiuto dei suoi ministri fece riprendere l’economia e il paese ebbe un periodo glorioso.

I Tudor, in particolare al tempo di Enrico VIII crearono una nuova classe di ricchi e nobili che si costruirono grandi case e palazzi reali. Anche se le casse dello stato piangevano, molti si arricchirono in quel periodo, anche grazie alla dissoluzione dei monasteri.

Le città e le città di Tudor erano piuttosto piccole,  tranne Londra che nel 1600 aveva 250 mila abitanti,  le case erano disposte su stradine strette con una facciata che si affacciava sulla strada. Nelle città, la popolazione urbana in espansione era generalmente schiacciata nei confini della città esistente su siti precedentemente aperti, antiche proprietà monastiche o invadendo piazze di mercato. I lotti delle case urbane erano lunghi e sottili con il timpano stretto e appuntito rivolto verso la strada e gli edifici annessi e il giardino che si estendeva dietro.

I villaggi erano dominati dalla casa padronale e dalle case coloniche a due piani, mentre intorno a loro la maggior parte della popolazione rurale era ospitata in semplici edifici di legno, fango o macerie. I villaggi variavano notevolmente nella loro amministrazione e aspetto fisico, non solo a causa del tipo di agricoltura in una particolare regione, ma anche per quanto strettamente il signore del maniero lo controllasse. Alcune comunità avevano già i loro grandi campi aperti medievali racchiusi in singole aziende agricole. Altri lentamente si esaurirono e morirono quando la popolazione in diminuzione dalla peste fu trasferita e le pecore più redditizie furono portate a pascolare nei campi precedentemente coltivabili.

La maggior parte delle nuove case venivano costruite sul sito di quelle più vecchie e talvolta includevano anche parti della sua struttura precedente. Erano generalmente singole proprietà costruite dal capofamiglia per il proprio uso.

Alcune città obbligavano il posizionamento di un sottile muro di pietra tra le proprietà per ridurre il rischio di propagazione del fuoco, mentre altre preferivano uno spazio tra le proprietà per evitare controversie sui confini. Gli architetti erano sconosciuti in questo periodo, erano i muratori e carpentieri stessi che facevano i progetti.

Nelle case povere spesso ci abitava anche il bestiame e potevano durare alcune centinaia di anni o solo una generazione, ma di loro ora rimangono solo le piattaforme rialzate in villaggi abbandonati. Tiene sempre presente che le case Tudor che vediamo ora erano le migliori e meglio costruite e abitate dai ceti alti.

Le case in stile Tudor delle classi superiori erano generalmente strette perché il peso della struttura del tetto limitava la larghezza. Il tetto erano spessi tetti di hammerbeam, ovvero sorretti da travi. Se dovevano costruire case più grandi tendevano ad essere messe insieme in modo assimmetrico e intorno ad un cortile interno.

Le case cittadine di commercianti e artigiani spesso avevano un negozio, un magazzino o un’officina al piano inferiore con le abitazioni al piano di sopra. Ovviamente ci sono stati grossi cambiamenti dalla prima architettura Tudor all’architettura Elisabettiana, per esempio, con la diminuzioni del costo del vetro, le finestre grandi divennero più comuni e non solo presenti nelle case dei più ricchi.

Il tipo di casa variava molto da regione a regione, ciò era dovuto principalmente alle limitazioni di trasporto, il che significava che materiali come il legno e la pietra erano molto costosi da trasportare anche a breve distanza.

Muratori e falegnami lavoravano raramente al di fuori della loro area locale e, di conseguenza, i metodi che usavano venivano tramandati di generazione in generazione, con poca influenza esterna. Quindi ci sono tanti stili diversi a secondo della regione.

Il periodo Tudor segna anche il momento quando le case cominciarono ad avere ornamenti e arte negli esterni ed interni.

Fino ad allora l’arte era limitata alle chiese, ma ora con abbastanza soldi da spendere i più ricchi si misero ad abbellire le proprie case. Alcune cose che solo pochi potevano permettersi diventarono ‘status symbol’. Per esempio i tradizionali ‘jetty’, ovvero quando il primo piano si estende su un’area maggiore del piano terra e viene esteso appunto con jetties. Questi erano comuni nelle case di città, ma viste raramente nelle case di campagna

Il tipico legno bianco e nero come nella foto sopra si chiama close studding anche questo nuovo stile era un simbolo di benessere, potersi permettere tutto quel legno di qualità per motivi solo estetici.

Il periodo Tudor fu la prima grande età del mattone. Questo era un materiale di alto rango e coloro che potevano permetterselo ostentavano la loro ricchezza, specialmente nella prima metà del 1500, con motivi decorativi nelle pareti, modanature elaborate intorno alle porte e camini contorti o scanalati.

I mattoni Tudor erano più sottili dei tipi moderni, di solito intorno ai 5 o 6 cm, e questo era enfatizzato dagli strati più spessi di malta usati tra di loro, anche profondi di un paio di centimetri.

I muri erano anche piuttosto spessi, a volte fino a mezzo metro e non erano particolarmente uniformi.

Quando fatti di mattone rosso i muri stessi erano spesso decorati usando mattoni di colori diversi. Non possiamo dimenticarci dei tipici camini come quelli a fianco che si trova a Hampton Court Palace, tipici dell’architettura Tudor. I camini effettivamente servivano e non erano solo decorativi, perchè uno degli elementi tipici ed essenziali di una casa ricca Tudor erano i grandi camini che si trovavano nelle stanze principali.

Il materiale più utilizzato per le case era il legno, disposto in modo da formare telai e riempito con canniccio e fango, listelli di quercia o mattoni. Anche nelle aree di buona pietra e di mattoni consolidati, le case con struttura in legno erano comuni. La quercia era la prima scelta nella maggior parte dei casi, con l’uso anche di castagno, olmo e pioppo. La carenza di legname, che in seguito sarebbe diventata un grave problema, era limitata a determinati luoghi come la vicinanza di alcuni cantieri navali e le prime aree industriali.

I tetti di paglia erano il materiale di copertura più comune per le case delle classi inferiori, che richiedevano un tetto a falde ripide da 50° a 60°., Spesso, i tetti venivano sollevati per proteggere i bordi del materiale di copertura, con un profilo a gradini popolare nell’est del paese. Scandole di quercia, piastrelle di legno piatte erano utilizzate in alcune aree. Molti tetti invece usavano piastrelle di ardesia. Dopo l’incendio di Londra del 1666 i tetti di paglia furono vietati nella capitale e l’uso del legno ridotto.

Le finestre erano spesso bay window or erker, ovvero uscivano dalla parete. C’erano diversi stili di finestre ed erano spesso grandi per far entrare luce nelle stanze importanti. Il vetro costava tantissimo e quindi avere vetri grandi in casa mostrava a tutti che la famiglia aveva tanti soldi, praticamente da buttare via, anche perchè le finestre grandi rendevano più costoso riscaldare la casa. Quindi non era solo un modo per far entrare la luce, ma soprattutto per darsi arie. Un tipico esempio di questo è senza dubbio la bella Wollaton Hall che si trova vicino a Nottingham.

Le porte in questo periodo erano fatte di assi verticali con listelli orizzontali per tenerle insieme all’interno. A volte l’intera faccia interna potrebbe essere dotata di assi orizzontali, creando una porta a filo, a doppio spessore.La maggior parte delle porte 1500 si distingueva dalle versioni successive avendo solo due o tre assi larghe di diverse larghezze con quattro o cinque listelli sul retro. Negli esempi più fini, la faccia esterna potrebbe avere sottili listelli di legno che coprivano gli spazi vuoti per tenere fuori le correnti d’aria e la pioggia.

Sia nel caso delle porte o della finestre potete vedere l’evoluzione dell’arco Tudor, da notare comunque le differenze regionali in diverse parti della Gran Bretagna.

Gli interni erano un po’ austeri per i nostri gusti e inizialmente i muri erano spogli, ma divenne poi di moda coprire i muri con tessuti o arazzi e in seguito anche con pannelli in legno. La great hall o grande sala era la parte centrale della casa dove la famiglia mangiava e si riuniva.

Sono rimasti ancora molti esempi di architettura Tudor in Inghilterra, alcuni di questi sono ancora in ottime condizioni, altre sono solo una parte dell’edificio, mentre le estensioni sono di secoli successivi. Attenzione che ci sono anche tanti esempi di finto Tudor  parte dello stile Tudor revival, un esempio noto potrebbe essere lo store Liberty a Londra che ha tutti gli accenti classici Tudor.

Abbiamo anche il fenomeno opposto come per esempio nel caso di Eltham Palace a Greenwich, dove nacque re Enrico VIII. Un autentico palazzo Tudor che ora a guardarlo ha veramente poco di Tudor.

Sono innamorata di tutto quello che è Tudor, grazie dell’articolo

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